Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin risponde ai quaranta scienziati e ricercatori che hanno sottoscritto una lettera chiedendo maggiore coesione tra politica e scienza nel prendere le decisioni che finiscono per riflettersi sulla salute e sulle vite degli italiani.

Il dibattito intorno a vaccini, biotestamento e alle falle del sistema sanitario nazionale nelle settimane scorse è stato piuttosto acceso: l’approvazione del Ddl Lorenzin arrivata a fine anno ha raccolto consensi su più fronti. Ma nonostante ciò “in Italia siamo ancora molto indietro” dichiarano i firmatari, confermando la loro totale disponibilità all’ascolto e alla circolazione dei dati scientifici a supporto di ogni decisione politica e auspicando il proseguimento del percorso avviato in questi anni da Beatrice Lorenzin.

“Il Parlamento ha il dovere di essere aperto a dare una rappresentanza alle istanze più importanti del Paese e, in questo caso, alle istanze importantissime del mondo scientifico, della verità scientifica e della cultura scientifica” si legge nella risposta del Ministro della Salute che inoltre sottolinea come negli ultimi tempi sia stata la politica a entrare dentro la scienza e non viceversa. Da qui la proposta indirizzata a ricercatori e scienziati “che vogliono rappresentare la verità scientifica in Parlamento”: per loro sono aperte le porte di Civica Popolare, la lista guidata da Beatrice Lorenzin per le politiche del 4 marzo.

“Offro loro la possibilità di essere presenti nelle nostre liste come indipendenti, di essere eletti in Parlamento come indipendenti” afferma il Ministro precisando che “non devono uniformarsi alla volontà o alle decisioni del mio partito, in merito alle grandi questioni generali”. L’importante è che siedano in Parlamento “per rappresentare, a voce alta, la grande voce della scienza italiana e della scienza mondiale”: l’obiettivo è dare maggiori garanzie per la salute e per il benessere degli italiani anche nella prossima legislatura.

PUBBLICATO: LUNEDÌ 22 GENNAIO 2018